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IL LATTE D'ASINA

Il latte d’asina ha suscitato di recente grande interesse, grazie alle caratteristiche nutrizionali che lo rendono il più simile a quello materno, dunque un ottimo sostituto del latte vaccino per intolleranti e allergici alle proteine del latte vaccino, soprattutto fra i bambini.

Oltre ad essere considerato un latte dietetico, per il basso contenuto lipidico e proteico, è considerato anche uno dei migliori sotto l’aspetto salutistico e nutraceutico, oltre che dal punto di vista del sapore, leggermente zuccherino.

A renderlo così speciale sono alcune caratteristiche uniche, quali ad esempio:

  • L’azione battericida, dovuta all’elevato contenuto di lisozima
  • Le proprietà ipoallergeniche, grazie a una componente proteica diversa dal latte vaccino
  • L’ azione antinfiammatoria, dovuta alla presenza di lattoferrina
  • L’azione cosmetica

IL MERCATO

La maggior parte delle proprietà del latte d’asina viene mantenuta anche quando è sottoposto a trattamenti come la pastorizzazione e la liofilizzazione, utili per prolungarne durata, la conservabilità e mantenere intatte le sue caratteristiche. Il latte d’asina che troviamo attualmente sul mercato è soprattutto essicato e, in misura minore, liofilizzato, per le ragioni esposte. La vendita del latte fresco, infatti, presenta numerose difficoltà sotto il profilo logistico, organizzativo, sanitario che incrementano notevolmente i costi di immissione sul mercato e, quindi, il prezzo di vendita al consumatore finale. Ad oggi, infatti, il Sistema sanitario nazionale non prevede agevolazioni per l’acquisto di questo tipo di latte, che, pure, potrebbe essere la migliore soluzione per tutti i bambini allergici. Una soluzione di gran lunga superiore a quelle attualmente presenti sul mercato.

Ecco perché il nostro gruppo di lavoro punta sulla Ricerca, non tanto e non solo volta a confermare le virtù del latte d’asina quando per cercare di rendere accessibile e sostenibile un prodotto in grado di fare la differenza per moltissime persone.

LA RICERCA

Un modello sostenibile per gli animali, l’ambiente e le persone

Nonostante le molte ricerche condotte sulle proprietà nutrizionali e salutistiche del latte di asina di razza sarda, lo stato dell’arte è carente riguardo le relazioni tra il management (stagione riproduttiva e produttiva, frequenza di mungitura, gestione del puledro in lattazione, organizzazione dell’azienda, ecc.) e l’alimentazione, la produzione e la qualità del latte. Si sa poco anche sulle relazioni tra morfologia-fisiologia dell’apparato mammario e attitudine alla cessione del latte, così come sull’efficienza degli impianti attualmente utilizzati per la mungitura.

Tenuto conto dell’assenza di informazioni sulla produzione di latte di asina di razza sarda, così come sulla redditività di un’azienda asinina, è fondamentale colmare tale carenza attraverso uno studio specifico, che consenta di caratterizzare il modello in termini di sostenibilità economica e ambientale. Ecco perché la Ricerca è il primo obiettivo del progetto Burriccu’s Milk.

IL BURRICCU

L’asinello sardo, una risorsa da valorizzare

Il “Burriccu” è l’asinello, in sardo. La Sardegna con oltre 4.500 asini è la 7a regione in Italia per capi allevati, dei quali 1979 sarebbero di razza sarda e 259 di razza dell’Asinara.

Le due popolazioni autoctone sono tutelate dalla Regione, in quanto a rischio di estinzione.

Tenuto conto che in Sardegna non è presente nessuna filiera produttiva organizzata relativa alla specie asinina, a differenza di altre regioni italiane (Sicilia, Emilia e Puglia), fra i diversi indirizzi produttivi (onoterapia, pet, carne, agriturismo, fattorie didattiche, ecc..) la produzione del latte potrebbe rappresentare lo strumento migliore per la valorizzazione delle razze asinine autoctone.

Grazie alla rusticità, frugalità e piccola mole entrambe le razze potrebbero essere allevate nelle condizioni più diverse, e indirizzate alla produzione del latte, rappresentare sia una importante fonte di integrazione al reddito in associazione ad altre attività agricole-zootecniche, sia un’opportunità di lavoro per aziende specializzate nell’allevamento dell’asina da latte.

Il Burriccu in numeri